​​​​​​​Ciao! Se ti trovi in questa pagina vuol dire che vuoi sapere di più su di me, sulla mia passione per la fotografia, come ho iniziato e perché faccio tutto questo.
Mi chiamo Daniel Boer, sono nato e cresciuto a Milano nel 1998, ho origini tedesche e olandesi, e pratico parkour dall'età di 16 anni. Mi sono appassionato alla fotografia sin da quando ero bambino ma ho iniziato le prime sperimentazioni durante le sessioni di parkour, tentando di ritrarmi in volo attraverso l'arte dell'autoscatto.
Dopo il diploma in grafica e comunicazione mi sono cimentato nella fotografia di ritratto e di matrimonio con l'intento di ampliare le mie abilità e trovare versatilità nel percorso lavorativo. Un percorso che ho abbandonato con l'arrivo del covid, ma che mi diede modo di approfondire gli autoritratti fotografici durante tutto il periodo di quarantena. Poco a poco diedi vita a una storia che ci coinvolgeva tutti, finché nell'estate a venire feci un brutto incidente causato dall'esecuzione di un salto fatale chiamato dive720. Mi procurai una frattura del rachide cervicale in C6 e C7.
Nei mesi successivi approfittai di questa terribile vicenda per creare una storia unica nel suo genere attraverso gli autoritratti. Alla fine la calcificazione ossea è andata a buon fine, senza il bisogno di essere operato. Con il passare degli anni questa forma di autoscatto si è rivelata l'arma più grande nella mia crescita personale.
Ho imparato a cogliere l'attimo e sfruttare ogni occasione, anche se brutta.
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